terça-feira, 12 de julho de 2016

L'irreversibilità del tempo" (...) 138







Il tempo è questo "Vertigo" fugace e presente in cui tenere tutte le nostre percezioni, desideri, frustrazioni, il dolore, l'angoscia, il dolore, i vincoli, ecc.

Questi sentimenti provengono dall'interno del nucleo nel luogo segreto custodito c'è un risentimento, l'ingratitudine, insensato un malinteso.

E così che nel tempo, a volte non si ha tempo per amare, a perdonare, a perdonare, forme in ciascuno di noi un comportamento inadeguato.

Naturalmente, la diversità nel modo in cui siamo formati organicamente, ogni elemento di questo universo, per la sua specificità ed unicità è unico e diverso.

Questo strabiliante momento tutto è risolto, i momenti sono fondamentali per l'evento urgente che è stato a lungo atteso, un atto, uno sguardo, un consenso innesca un clima di qualcosa di buono accada (...).

È il momento di segnare le prestazioni in che noi siamo il principale rappresentante, per il momento mette la nostra pietà, era proprio come nei tempi antichi (...), e continuerà ad essere oggi.

Questa grandezza incommensurabile che predispone ad offrire se stesso al "spettacolo indimenticabile" o qualche evento irreversibile che può avere esiti imprevedibili (...).

Tuttavia questo è il tempo, il tempo della nostra vita che mantiene il icógnita! Qual è infatti il ​​tempo? Qualcosa di passeggeri? Che non esiste?
Che esiste solo nella nostra "mentalità"?

O è più di questo, qualcosa di così sensibile, discreto, amico, sostenitore, confidente, penetranti, il grande maestro?
A tutte queste domande una sola risposta:

Il tempo è nella nostra vita, il determinante del bene e del male, ma nella sua esperienza è continuamente ci avvertono di seguire sempre il "modo migliore".

Tuttavia, data la condizione umana, il "libero arbitrio", questo diritto intrinseco a individuo, a volte non si sente questa voce della verità, l'affermazione che indica sempre il "modo migliore" per seguire la voce della ragione, di coscienza.

Quello che succede è che siamo determinanti per agire per diverse ragioni: l'intolleranza e l'insensibilità, la vendetta, la vanità o vanagloria, per arroganza o il sadismo.

In ogni caso, tutto questo accade per l'umanità in generale, e l'individuo in particolare, perché sono feriti nel subconscio è latente (...).

Soprattutto perché in attesa del momento giusto per utilizzare questa negatività, questa pseudo-destra per la "resa dei conti" sempre spensierata e inappropriato.

Il tempo sa tutto (...), in realtà la propensione di un individuo la cui inclinazione è verso gli eccessi e una situazione di tutto incompatibile con i dettami della legge e le altre norme guidati dal bene comune, socialità, rispetto e dignità.

Il tempo è questo denominatore comune per dare soluzioni adeguate a tutti coloro che cercano il buon senso, la prudenza e la tolleranza, aggettivi che significano la coesistenza sano e l'indispensabile al benessere dell'umanità.

Così il nostro discorso in aspettativa può lasciare alcuni ulteriori approfondimenti sul tema della "irreversibilità del tempo", fatta in questo modo.
Antonio Cardoso

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